Arredamont 2018: il legno si conferma re dell’arredo bar di montagna
Un’edizione particolare, la 41° di Arredamont, la mostra dell’arredare in montagna dove si trovano tanti interessanti spunti per l’arredo bar di montagna. Il maltempo ha flagellato le zone alpine proprio negli stessi giorni, dal 27 ottobre al 4 novembre 2018, in cui a Longarone si teneva l’evento, rimasto anche chiuso per l’emergenza. Nonostante ciò a prevalere è stato lo spirito dell’andare avanti, del ripartire, subito. Ecco allora che una manifestazione del calibro di Arredamont è stata la prima occasione per fare il primo passo. 202 espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero, 235 marchi aziendali, 17 mila metri quadri di esposizione. Arredare in montagna, neanche a dirlo, significa legno. Nell’arredo, nei complementi. Ma non solo: l’edizione del 2018 ha dimostrato sempre più la tendenza di abbinare al legno altri materiale, per di più sempre di origine naturali.
Quali sono le novità di Arredamont per l’arredo bar di montagna?
Il legno: protagonista dell’arredo bar di montagna
Legni nuovi o di recupero, ma legno. Non c’è dubbio su chi detiene lo scettro di re dell’arredare in montagna. Dall’edizione del 2018, nel caso servisse, arriva l’ennesima conferma. Camere di hotel, banconi bar, complementi, tavoli e sedie, in quota il legno deve esserci. Un materiale che scalda il cuore, naturale, nobile e forte. Sinonimo di durata nel tempo, resistente all’usura. Facile da usare e duro, tanto che oggi viene sempre più utilizzato anche come materiale costruttivo perché è antisismico, rinnovabile e quindi agevola la realizzazione di edifici a basso consumo energetico e dal minimo impatto ambientale. Inoltre, in caso di incendio, è più sicuro del ferro: il legno brucia, ma non cede, a differenza delle travi d’acciaio.
Un materiale bello esteticamente. Non si può dire di no: ciascuna tavola è diversa dall’altra, ha delle sue caratteristiche uniche: le venature e i nodi. E ancora ne esistono una miriade di varianti: in base all’albero di provenienza cambiano colore e durezza: i più duri sono i legni che derivano da pero, quercia, bosso e ciliegio, tra gli altri, mentre i più teneri sono l’abete, il tiglio, il pioppo e il cirmolo. Nell’arredo bar di montagna il legno si presta a qualsiasi tipo di utilizzo e Arredamont ha sottolineato una tendenza molto in voga: il recupero delle antichità. Complementi antichi che donano carattere agli spazi.
Non solo legno: gli altri materiali per l’arredo bar di montagna
Che il legno sia il re non c’è il minimo dubbio. Ma accanto a questo, la 41° edizione di Arredamont ha dimostrato che anche l’arredare in montagna è influenzato da tendenze e mode del settore. Il calore del legno viene contrastato dall’accostamento con altri materiali, sempre naturali, ma più freddi, come la pietra, ma soprattutto il ferro. La lana invece domina incontrastata tra i tessili.
- il ferro. Se il legno è il re, il ferro è la regina. Anche l’arredo bar di montagna viene intaccato dallo stile industriale, che spopola nei locali urban. Le gambe di un tavolo in legno massello, particolari del bancone bar, lampadari che pendono dal soffitto, elementi dei mobili. Questo materiale, freddo, ma che in contrasto con il legno crea un effetto unico e armonioso, è presente quasi dappertutto.
- La pietra. Montagna significa alberi, ma anche roccia. La pietra, elemento naturale presentissimo da sempre nell’arredo bar, continua a recitare un ruolo importante. Materiale resistente, duraturo anche ad un utilizzo intenso, è apprezzato anch’esso per le tante varietà, tonalità e tipologie disponibili sul mercato.
- La lana. Parlando di complementi d’arredo, focalizzandosi in particolar modo sul mondo del tessile, è la lana a farla da padrone. Materiale pregiato, che dona calore, ma al tempo stesso eleganza e raffinatezza all’ambiente.
L’Arredamont ti ha dato lo spunto per rinnovare il tuo arredo bar di montagna oppure stai per aprire un nuovo locale in quota?
