5 cose da sapere sulle vetrine refrigerate nel 2019
Orizzontale o verticale? Neutra o refrigerata? Il mondo delle vetrine e dei banchi frigo sta assumendo sempre maggiore importanza all’interno di un arredamento per bar, ristoranti, ma anche e soprattutto per pasticcerie, gelaterie e panifici. Questo perché la tendenza è quella di una sempre maggiore integrazione tra le attività. Al pane si abbinano pasticcini, ma anche salumi e formaggi e una gelateria si specializza anche nella produzione di cioccolatini e nell’offerta di te, tisane o caffè. La parola d’ordine è quindi contaminazione. Ma c’è bisogno di chi, anche a livello estetico, sia in grado di abbinare i vari prodotti.
Quali nozioni bisogna assolutamente conoscere sulle vetrine refrigerate di questi tempi?
1. La centralità del prodotto
La prima grande verità è che la metamorfosi del concetto di bar, ristorante o di bottega ha portato sempre più a rendere protagonisti e al centro dell’attenzione cibi e bevande. Il prodotto deve essere esposto per attrarre il cliente. Fondamentale, ovviamente è quindi che sia invitante, ma allo stesso tempo che mantenga inalterate salubrità e le proprie caratteristiche organolettiche. E la vetrina refrigerata è l’elemento principale di presentazione: una sorta di primo bacio tra gli occhi e le vertigini del sapore.
2. La trasparenza delle vetrine refrigerate
Partendo dalla connessione tra i vari sensi umani, dimostrata da diversi studi, è fondamentale capire come la vista possa orientare il gusto. Ciò significa che fa la differenza nella scelta di un prodotto piuttosto che un altro. Insomma i nostri sensi si influenzano e per questo mostrare le creazioni, senza barriere, è una necessità a cui oggi non è più possibile sottrarsi. L’opera dell’artista, che può essere panettiere, pasticcere piuttosto che gelataio o pizzaiolo, va esposta in primo piano. In una vetrina, refrigerata o meno, essenziale, che dia equilibrio, senza alterare l’effetto ottico del prodotto.
3. Vetrine refrigerate: uno stile unico
Nell’arredo bar, lo abbiamo sottolineato più volte, le vetrine devono essere perfettamente integrate con il resto dell’ambiente. Contribuiscono quindi a creare la giusta connessione tra design e gusto. Questo significa che il banco frigo deve essere parte di uno stile ben definito e seguirne le regole, sia sul piano dei colori, che delle forme. Oggi ne esistono di sempre più tipologie perfette per far parte di un preciso stile di arredo: dal vintage, al moderno, passando per il rustico, l’industrial e lo shabby chic.
4. Qualità e tecnologia, binomio vincente in un banco frigo
Le creazioni, le opere dei maestri sono il segno distintivo di ogni attività nel mondo food & beverage. Le vetrine refrigerate, come abbiamo più volte ribadito, hanno l’arduo compito di mostrarle per ammiccare al cliente e conquistarlo. Ma non solo: devono anche conservare la bontà e la freschezza di questi prodotti per questo giorno dopo giorno le aziende che operano nel settore migliorano tecnologie e processi costruttivi delle vetrine. Per garantire la qualità di ciò che un locale propone. Oggi e anche domani.
5. Ad ogni prodotto la giusta vetrina
Oltre alla tecnologia di cui è dotata, un’altra caratteristica da cui non può prescindere la scelta di una vetrina refrigerata è la forma. Orizzontale e verticale è la prima distinzione, ma oggi ne esistono davvero un’infinità di modelli che, oltre ad una funzione estetica, giocano un ruolo importantissimo anche dal punto di vista della funzionalità. Ogni prodotto vuole una soluzione consona: se le torte o le bibite preferiscono un frigo a colonna, per esporre i pasticcini è senza dubbio più opportuno propendere per un modello in basca.
La scelta della vetrina però passa anche per la tipologia di refrigerazione, statica o ventilata. Per fare un esempio la prima tipologia viene prediletta in caso di conservazione di dolci o vini, che non seccano e non portano alla formazione di brina. Nel caso di prodotti confezionati invece, la scelta migliore è quella ventilata.
Stai pensando di rinnovare il look del tuo locale?
