Asporto e delivery dopo le riaperture: da abbandonare o continuare?
La consegna a domicilio e il ritiro per poi degustare pranzi o cene a casa, in ufficio o all’aperto sono stati le uniche soluzioni a disposizione dei ristoratori per “fare cassa” in diversi periodi dell’ultimo anno. Oggi le riaperture consentono finalmente all’attività di tutta Italia di riabbracciare i propri clienti nei locali. Ma qual è il destino di asporto e delivery dopo le riaperture?
Le restrizioni ancora in vigore in molti alcuni casi impongono ancora una sensibile riduzione dei coperti. Questa è una delle ragioni per cui take away ma anche e soprattutto delivery continuano ad essere importanti anche in questa fase. Ma non solo: la consegna a domicilio è entrata nella quotidianità degli italiani, in particolare nelle città, non solo alla sera, ma anche per colazione e pranzo. Per chi lavora in smart working, per chi organizza un brunch o un aperitivo in giardino o in terrazza, senza però voler lavorare. Da tenere in considerazione anche la formula del pic-nic take away per chi vuole godersi una giornata in riva al mare, al lago, o in montagna, senza la preoccupazione di dover prenotare o di pensare al pranzo. Per asporto e delivery dopo le riaperture il trend è assolutamente positivo.
I dati di asporto e delivery
I numeri del 2020 e di questo 2021 sottolineano una netta crescita di consegna a domicilio e take away che, come prevedibile viste le chiusure imposte, hanno guidato il mercato. L’anno scorso il 70% degli italiani ha ordinato più di una volta cibo online. Stiamo parlando di circa 50 milioni di persone. Dati emersi dall’Osservatorio Food Delivery di Just Eat che sottolinea anche come i ristoranti e più in generale le attività appartenenti al settore food&beverage abbiano optato per il digitale con una crescita del 30%.
Una crescita che ha coinvolto tutta Italia, dentro e fuori dalle grandi città. I piatti preferiti degli italiani? La pizza si conferma la regina, seguita dagli hamburger. Ma l’exploit nel corso del 2020 è stato fatto dal gelato: gli ordini in questo ramo sono aumentati addirittura del 230%.
Come continuare a proporre asporto e delivery dopo le riaperture
Stravolgere i paradigmi, cavalcare le tendenze e reinventarsi. Ristoranti, bar, gelaterie, bistrot e tutte le attività hanno dimostrato di saperlo fare nel periodo di lockdown e delle chiusure. Ora è arrivato il momento della transizione in cui finalmente si iniziano ad intravedere segnali positivo e non bisogna abbandonare le buone pratiche a cui la pandemia ha costretto.
Asporto e delivery, anche ora che finalmente si possono riabbracciare i clienti, devono continuare ad essere curate. Come?
- Personale dedicato. Per far sì che la gente si affezioni al tuo locale scegliere le persone giuste è fondamentale. Gestisci bene i ruoli: chi si occupa della sala non si occuperà della delivery e viceversa, in modo che i tuoi clienti abbiano un punto di riferimento.
- Attrezzature e mezzi. Metti a disposizione dei tuoi dipendenti mezzi sicuri e i più adatti ad effettuare consegne nella tua zona e delimita il perimetro entro cui effettuare consegne per garantire puntualità e precisione.
- “Vesti” i tuoi piatti il modo riconoscibile, perché si sa che anche l’occhio vuole la sua parte. Metti il tuo logo sulle confezioni e pensa a qualche gadget o ad un buono sconto per l’ordine successivo da offrire.
- Promozione su social e sito. Il digital è stata la frontiera per bar e ristoranti durante il lockdown. Continua ad esserci sui social, in particolare Instagram e Facebook e fatti trovare attraverso qualche campagna!
- Gestire il servizio con un app/software. In quest’anno sono esplose le app che permetto di organizzare la food delivery in maniera economica e funzionale.
Vuoi ripartire con il piede giusto?
